Giostra della Quintana_Ascoli Piceno

(Distanza dal Centro Vacanze La Risacca, 78 km)

Ogni II sabato di Luglio (edizione Notturna) e I domenica di Agosto

E’ tra le più note e suggestive rievocazioni storiche d’Italia.

La Quintana moderna affonda le proprie radici nella festa dedicata al Patrono Sant’Emidio. Una fedele ricostruzione di come il popolo ascolano viveva quel giorno, il 5 agosto, proviene dagli statuti del 1377, i più antichi giunti fino a noi. Il primo appuntamento era costituito dalla Giostra dell’anello. Tale sfida, riservata ai cavalieri “professionisti”, consisteva nel riuscire a scagliare una lancia in corsa dentro un anello d’argento appeso ad una fune. Lo spettacolo equestre avveniva in piazza Arringo. Luogo simbolo del potere sprituale era la cattedrale, ed il simbolo del potere temporale l’Arengo. Al vincitore veniva fatto dono dell’anello stesso. Dopo una corsa a piedi, antesignana del mezzofondo, si tornava all’esibizione con i cavalli. Il vero e proprio Palio. Veniva disegnato un percorso cittadino che, per secoli, fino ai primi anni del 1900, è rimasto pressoché immutato con partenza da Porta Romana ed arrivo in piazza Arringo. I fantini, per lo più staffieri e ragazzotti del popolo, abili nell’arte equestre, montavano sui loro destrieri, imboccavano il decumano massimo, l’attuale Corso Mazzini, e si fiondavano fino alla curva della chiesa della Madonna del Carmine, detta di San Rasino, per poi schizzare verso piazza Arringo dove era sistemato il “pallium”, il trofeo della gara. Questo altro non era che un drappo di velluto cremisi che veniva di solito acquistato in Umbria oppure a Napoli. Chi riusciva a toccarlo per primo lo faceva suo. Quando il sole era ormai prossimo a varcare la linea dell’orizzonte, scoccava l’ora della Quintana. Si compiva così l’ultimo atto delle celebrazioni per Sant’Emidio. La tenzone era riservata ai nobili che seguivano un canovaccio consolidato. La prima fase era costituita dalla vestizione, alla quale seguivano il rutilante corteo e la Giostra a cavallo in piazza Arringo, il vero teatro di tutti gli eventi della giornata. La gara consisteva nel colpire con la lancia il centro di uno scudo tenuto da un guerriero di legno, evitando di essere centrati dal colpo di bastone che il fantoccio recava nell’altra mano. Dal Cinquecento fino ai primi anni del Novecento, la manifestazione più popolare delle feste in onore del Patrono è stata il Palio. Ascoli è una delle città italiane in cui è maggiormente evidente la continuità dei giochi storici nel corso dei secoli.

 

I biglietti per le giostre della Quintana sono in vendita, nel periodo estivo, nella biglietteria del Teatro a Palazzo dei Capitani del Popolo, in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno

Telefono: 0736.244970

www.comune.ascolipiceno.it

www.quintanadiascoli.it

ascoli.biglietteriateatro@email.it

I PREZZI DEI BIGLIETTI PER LE GIOSTRE 2013 SONO:

TRIBUNA CENTRALE COPERTA NUMERATA euro 50.00

TRIBUNA LATERALE NORD E SUD NUMERATA euro 35.00

GRADINATA NORD euro 18,00

GRADINATA EST euro 15.00

 

RIDUZIONI

– Del 50% per i bambini da 1 a 10 anni nei posti numerati delle tribune.

– Nei settori non numerati l’ingresso per i bambini da 0 a 6 anni, se accompagnati da un adulto, è gratuito, mentre il prezzo sarà ridotto per i bambini da 7 a 10 anni.

– Del 50% per i militari.

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